TRIBUNALE DI SASSARI NON ACCOGLIE DOMANDA DI REVOCA

Il Tribunale di Sassari, con decreto del 3 agosto 2018, emesso su richiesta dell’A.I.A.S. nel procedimento n. 2755/18, ha disposto il perdurare della efficacia del contratto con l’A.T.S., oltre la data del 31 luglio; stabilendo che detto contratto non è risolto di diritto, né è scaduto a fine del periodo di proroga, appunto fissato a quella data.
In questa fase processuale provvisoria, alla udienza del 13 agosto Regione Sardegna e A.T.S. si sono costituiti, chiedendo anzitutto la revoca del decreto, e proponendo diversi argomenti a difesa dell’operato dell’A.T.S., a cominciare da una eccezione per difetto di giurisdizione.
Il Giudice non ha accolto la domanda di revoca, ed ha assegnato termini a difesa, riservando la decisione conclusiva, sulla fase cautelare, all’esito dell’esame delle opposte memorie. Tale decisione è attesa, salvo ulteriori necessità istruttorie, per il prossimo ottobre.
L’avv. Paolo Turco, che ha chiesto la decretazione d’urgenza, spiega che, sul piano operativo, il decreto consente all’A.I.A.S. di proseguire nella sua (allo stato insostituibile) attività di cura e assistenza delle persone inabili, affidategli dal sistema sanitario; ed evidenzia che il decreto ottenuto è motivato sulla presenza di un “concreto rischio di cessazione improvvisa delle prestazioni assistenziali nei confronti di un gran numero di persone inabili” (così testualmente in motivazione), e sulla rilevata assenza di soluzioni alternative, come la stessa A.T.S. ha riconosciuto.
Si confida che la Regione, quale responsabile del sistema socio-sanitario e assistenziale, si adoperi perché questa incresciosa e pericolosa (anche per la stabilità occupazionale degli oltre mille dipendenti) situazione sia sanata, con la necessaria tempestività, promuovendo la stipula del contratto triennale, come previsto dalla delibera della Giunta Regionale n. 21/12 del 24 aprile 2018.
In questa prospettiva, l’A.I.A.S. ha formalmente chiesto, lo scorso 9 agosto, un incontro con l’Assessore regionale della sanità; resta in fiduciosa attesa di un tavolo tecnico, a cui dovranno partecipare anche i legali delle parti interessate.
In questa fase processuale provvisoria, alla udienza del 13 agosto Regione Sardegna e A.T.S. si sono costituiti, chiedendo anzitutto la revoca del decreto, e proponendo diversi argomenti a difesa dell’operato dell’A.T.S., a cominciare da una eccezione per difetto di giurisdizione.
Il Giudice non ha accolto la domanda di revoca, ed ha assegnato termini a difesa, riservando la decisione conclusiva, sulla fase cautelare, all’esito dell’esame delle opposte memorie. Tale decisione è attesa, salvo ulteriori necessità istruttorie, per il prossimo ottobre.
L’avv. Paolo Turco, che ha chiesto la decretazione d’urgenza, spiega che, sul piano operativo, il decreto consente all’A.I.A.S. di proseguire nella sua (allo stato insostituibile) attività di cura e assistenza delle persone inabili, affidategli dal sistema sanitario; ed evidenzia che il decreto ottenuto è motivato sulla presenza di un “concreto rischio di cessazione improvvisa delle prestazioni assistenziali nei confronti di un gran numero di persone inabili” (così testualmente in motivazione), e sulla rilevata assenza di soluzioni alternative, come la stessa A.T.S. ha riconosciuto.
Si confida che la Regione, quale responsabile del sistema socio-sanitario e assistenziale, si adoperi perché questa incresciosa e pericolosa (anche per la stabilità occupazionale degli oltre mille dipendenti) situazione sia sanata, con la necessaria tempestività, promuovendo la stipula del contratto triennale, come previsto dalla delibera della Giunta Regionale n. 21/12 del 24 aprile 2018.
In questa prospettiva, l’A.I.A.S. ha formalmente chiesto, lo scorso 9 agosto, un incontro con l’Assessore regionale della sanità; resta in fiduciosa attesa di un tavolo tecnico, a cui dovranno partecipare anche i legali delle parti interessate.