Da tutti i centri AIAS dell’isola in pellegrinaggio per Fra Nazareno
Sono arrivati da tutti i Centri Aias della Sardegna per condividere una grande giornata di festa, amicizia e preghiera, dove il disagio fisico diventa ferrea volontà di vivere all’ombra delle fede. Anche quest’anno l’Aias non è voluto mancare all’appuntamento con i Frati Cappuccini, per il quindicesimo Pellegrinaggio degli assistiti e delle loro famiglie nella chiesa di Fra Nazareno a Is Molas, in concomitanza con la festa della Madonna della Consolazione.
Mantenendo viva la tradizione, il Pellegrinaggio ha visto la partecipazione di un migliaio di persone, fra assistiti, familiari e operatori dell’Associazione e della Fondazione che, favoriti da una bella giornata di sole, hanno goduto appieno della partecipazione collettiva alla festa. Perché di festa si è trattata. Dove tutti, ma proprio tutti hanno sentito forte quel senso di appartenenza, di famiglia che si riconosce, si unisce davanti alle avversità della vita ma è capace anche di stare insieme in allegria, di far festa con gioia, per trasmettere gioia e serenità soprattutto a loro. Gli ammalati.
Una manifestazione come ha voluto sottolineare la Presidente, Anna Paola Randazzo che da sempre ha voluto dare voce e speranza a chi soffre e che vuole accrescere la sensibilità delle comunità verso i gravi problemi familiari e sociali legati alla disabilità. Un momento di riflessione sulla solidarietà umana, tanto cara all’umile frate che fece di questo valore il punto fondamentale della propria esistenza.
Un migliaio di ospiti Aias della Sardegna hanno vissuto, per un’intera giornata, nel santuario di Pula dove riposano le spoglie mortali dell’umile fraticello Fra Nazareno, morto in odore di santità, alla grande festa in onore di questo umile figlio di San Francesco, scelto come cappellano in cielo dei centri di riabilitazione Aias perché, forte dei meriti accumulati durante la sua vita terrena, interceda sempre su tutta l’Associazione, i familiari ed in particolare su tutti gli assistiti.
Il vasto piazzale, che si apre davanti alla chiesa, è stato festosamente invaso dagli ospiti Aias arrivati da tutti i centri della Sardegna con le loro assistenti, operatori e medici, cui si sono uniti centinaia di familiari.
L’appuntamento con Fra Nazareno è largamente sentito ed apprezzato e di fronte al messaggio dell’umile frate, anche il dolore e il disagio fisico si esalta e si trasforma in sorrisi, diventa amicizia e voglia di vivere.
“La nostra fede, il nostro impegno, ha detto Vittorio Randazzo, ogni volta che veniamo a trovare Fra Nazareno, ritrova la straordinaria forza e dimensione che poi trasferiamo ogni giorno nei nostri Centri, nei momenti di assistenza e di cura di migliaia di persone cui la vita ha riservato problemi fisici motori o psichici”.
Tuttavia, nella giornata Aias a Pula c’è stato anche il momento conviviale, durante il quale ospiti, assistenti e familiari, hanno avuto modo di ritrovarsi in sana allegria, scambiandosi le esperienze che vengono vissute nelle singole realtà dell’Associazione Assistenza Spastici della Sardegna. L’atmosfera spirituale che si è respirata vicino alla tomba dell’umile e santo fraticello “Nazareno”, ha conferito alla giornata un carattere tutto particolare, vissuto con grande emozione da tutti i partecipanti ma anche e soprattutto con grande gioia e amicizia.