A Decimo ci sporchiamo le mani...di farina

A Decimo ci sporchiamo le mani...di farina

Guardare la felicità negli occhi e i sorrisi dei nostri ospiti-pazienti mentre immergono le mani nella farina per trasformarla in opere d’arte culinaria, non ha prezzo e riempierebbe il cuore anche al più burbero degli osservatori. Il laboratorio “Mani in Pasta”, nasce da un’idea progettuale condivisa con il CIF di Decimomannu (Centro Italiano Femminile), Comitato molto attivo nel territorio per le politiche di inclusione.

Il Comitato promuove infatti iniziative finalizzate a favorire l’integrazione di diverse realtà sociali nel territorio.

E’ importante sottolineare la costante presenza dei cittadini alle manifestazioni organizzate dal Centro Aias di Decimomannu, così come, la partecipazione, ogni sabato, alla Santa Messa celebrata nei locali della struttura.

Questo progetto è un'altra occasione per continuare a costruire un dialogo tra gli ospiti della struttura di Decimomannu e il paese, iniziato già in passato con un progetto di cucito. I nostri ospiti, con il progetto “Mani in Pasta”, sono stimolati e motivati alla partecipazione ed hanno accolto l’iniziativa con molto entusiasmo, rendendosi disponibili ad affrontare questa nuova sfida, divertente ma altrettanto impegnativa.

Come parte attiva al progetto sono stati inseriti pazienti prevalentemente con abilità cognitive e comportamentali di buon livello, idonei dunque alle attività manuali. Altri ospiti che presentano invece deficit motori e cognitivi più gravi partecipano alle attività di laboratorio come osservatori.

Principalmente sono pazienti che provengono dalla Comunità Protetta Psichiatrica, Socioriabilitativa a ciclo continuo e Casa Protetta. In tutto nel progetto, normalmente, sono stati inseriti 15 pazienti, di cui 11 attivi e 4 osservatori.

“Mani in pasta” è il giusto nome per un progetto che rientra nella metodologia di condivisione. Lavorare la pasta questo è l’importante ed anche la parte divertente. Sotto lo sguardo attento e partecipato dei tutor del CIF, i pazienti inseriti si dilettano a realizzare i prodotti tipici alimentari della nostra terra, dalle paste ai dolci. Seguendo la scaletta, di settimana in settimana, vengono preparati: malloreddus, tagliatelle, tallutzas di Siddi, fregola, ravioli, panadine, seadas, culurgiones, dolci di sapa e ciambelle.

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